Oggi il Blog Tour de Il Creasogni approda qui, per parlare dell'ambientazione di questa magnifica favola per adulti che è il romanzo d'esordio di Simone Toscano.
Siamo giunti alla decima tappa e non vi resta che seguire fino in fondo le restanti tappe auspicando di aggiudicarvi una delle sei copie in palio del libro!
Siamo pronti? Tutti presenti? E allora... via!
Siamo partiti con una ricca intervista all’autore (Parliamo di libri), abbiamo proseguito con la presentazione dell’immagine di copertina (La ragazza che annusava i libri), in seguito abbiamo parlato di trama (Libropatia), abbiamo parlato del primo giveaway (L'amore per i libri), ci siamo soffermati sul protagonista (Pausa caffè), sui personaggi (Il libro che pulsa), sulla prima parte degli estratti del libro (Viaggiatrice pigra), sul secondo giveaway (Il salotto dei libri), e siamo giunti a parlare del primo capitolo (Questione di libri).
Ed ora
iniziamo a parlare del magico mondo di Mangiatrecase!
Decima Tappa – L’Ambientazione
La vita a Mangiatrecase, è proprio così che si apre Il Creasogni di Simone Toscano, primo romanzo del giovane giornalista romano,
in cui si intrecciano, magistralmente, i temi più importanti della vita di un
uomo: la famiglia, l’amicizia e soprattutto l’Amore, in tutte le sue forme.
Si è già accennato al fatto che si tratta di una vera
e propria fiaba per adulti, una sorta di Piccolo Principe moderno, e che, come
ogni fiaba che si rispetti, chiaramente possiede un elemento magico, che
rinvigorisce la fantasia di chi lo legge. Mangiatrecase è, infatti, il paese
immaginario dove il SignorEttore, Catello e tutti gli altri personaggi del
libro si muovono, soffrono, ridono, piangono e gioiscono.
Un luogo che nasce e si sviluppa all’interno della fantasia dell’autore: “I suoi sogni Ettore li “faceva” in una bottega affacciata sulla strada principale di Mangiatrecase. Un cortile e quattro stanze, che erano anche la sua abitazione (…)”.
Mangiatrecase è un agglomerato
di imprevedibilità, un luogo piccolo e tuttavia capace di contenere un
caleidoscopio di emozioni che i suoi abitanti riescono a suscitare. A partire
dall’esigente Edmira Battistelli, passando per la dolce Adelaide, madre del
piccolo Federico, fino ad arrivare, ovviamente, al SignorEttore e Catello.
La piccola comunità di Mangiatrecase si sviluppa
attorno ai sentimenti dei suoi protagonisti, conservando l’atmosfera magica di
un sogno, senza tralasciare di riagganciarsi, seppur lievemente, alla realtà
dei piccoli borghi di montagna, con i tratti caratteristici che l’immaginario
collettivo impone.
Da Mangiatrecase, però, l’azione all’interno del libro
si sposta e, attraversando boschi e vicoli sconosciuti, alla disperata ricerca
di Catello, il SignorEttore e Melissa approdano al famoso Circo di Monsieur
Fred Duponn. La seconda parte del romanzo, infatti, si svolge soprattutto
all’interno dell’ambiente circense, simbolo non solo del divertimento, come la
tradizione vuole, ma anche simbolo di negatività e portatore subdolo di
malessere.
Il romanzo, a partire proprio dalla sua ambientazione,
sembra quasi dividersi in due: da una parte il bene e dall’altra il male,
seppur in maniera non del tutto netta, non definitiva. Infatti il paese di
Mangiatrecase, sebbene costituisca il “rifugio” benevole all’interno del quale
i personaggi si muovono, amano, ridono, scherzano, si commuovono e soffrono,
conserva, comunque, un lato riflessivo: lì, a partire da molti anni addietro,
la domenica non era più domenica, ma si trasformava in “piovenica”, giornata
uggiosa, in cui la pioggia sembrava destinata a non finire mai.
E voi cari amici lettori? Come vi immaginate il mondo
di Mangiatrecase? Quali pensieri ha suscitato la descrizione di questa
ambientazione a metà tra l’onirico ed il reale?
E soprattutto, avete anche voi un Mangiatrecase ,
tutto immaginario, in cui vi rifugiate nelle giornate più buie e dolorose?
Ditelo lasciando un commento e condividendo i vostri
pensieri e, perché no?, i vostri sogni!
Se siete curiosi di scoprire tutto il magico mondo di
Mangiatrecase e del SignorEttore allora non vi resta allora che continuare a
seguire le tappe di questo blog tour e vincere una delle sei copie in palio del
libro!
#scenedaunapresentazione : Simone Toscano
durante la presentazione alla libreria IBS di Via
Nazionale (Roma) de #IlCreasogni, con Costanza
Calabrese, Elisa pozza Tasca e Sebastiano Somma
Come? Vi siete persi qualche tappa precedente? Niente
paura, è ancora possibile partecipare! Basta lasciare il proprio indirizzo e
mail alla tappa precedente (clicca qui) (o alle altre tappe, cliccando i link
inseriti all’inizio del riepilogo), oltre a quella di oggi.
Inoltre è possibile rintracciare i link di tutti i blog
partecipanti andando a curiosare nel post introduttivo.
Chiudiamo la nostra tappa con un breve riepilogo del
regolamento:
Regolamento BlogTour
1. Commentare tutte le tappe del blogtour lasciando la
vostra email.
2. Mettere 'Mi piace' alla pagina Facebook del libro
“Il Creasogni” .
3. Unirsi ai Lettori fissi dei blog aderenti
all'iniziativa.
4. Condividere tutte le tappe sui vostri social.
5. I vincitori dei due giveaway verranno estratti
tramite random (saranno pubblicati i video nella tappa del 3 agosto).
SEI COPIE IN PALIO.
Per la prossima tappa vi aspettiamo su Libri che porto con me per parlare della seconda parte degli estratti del libro!
Ed ora a voi la parola!
Lasciate un commento e... Fate bei sogni!
Il mio personale mondo di "Mangiatrecarte" è la musica, ascoltandola spesso nelle giornate più buie mi lascio trasportare dalla fantasia creandomi un mondo tutto mio... che detto così mi fa sembrare una pazza... o.O ... ahahaah!
RispondiEliminaa.kati@virgilio.it
Katia è un bellissimo mondo in cui, ti confesso, a volte mi rifugio anche io!! :))
EliminaMan mano che andiamo avanti questo libro mi piace sempre di più! Sono davvero curiosa di leggerlo :)
RispondiEliminavalentina.panzetta@gmail.com
Cara Valentina te lo consiglio vivamente... è un romanzo arioso e pieno di brio, che, specie nella seconda parte del libro, prende un ritmo incalzante che trascina il lettore con curiosità fino alla fine :-) Buoni sogni!
EliminaWow *___*
EliminaWow *___*
EliminaNon avendo letto ancora il libro non ho un'idea ben chiara di come possa essere ma da quello che ho evinto durante tutte queste tappe io mi immagino il paesino di Mangiatrecase come un piccolo borgo medievale un pò come il paesino di Chocolat, piccolo ma con quel fascino pieno di magia e incanto.
RispondiEliminaNelle giornate più buie e dolorose non mi rifugio in un luogo, ma mi rifugio nel sorriso e nella vivacità della mia bimba di 5 anni. <3
Email: miry_81@hotmail.it
Alla prossima tappa ^_^
Miriam hai ragione! Effettivamente somiglia un po' al paese del film Chocolat! Brava! :-) Molto intuitiva! Un abbraccio alla tua bimba <3
RispondiEliminaWow... Io lo immaginò come un paesino "sperduto" in mezzo al verde... Mi immagino le persone a passeggiare per le vie... Felici... Ma non voglio spingermi oltre... Sono curiosissimo di leggere il libro... *.*
RispondiEliminanatascia.miloscevic@gmail.com
Anche io, fin da subito, ho pensato la verde... l'elemento della Natura è importante :-)
EliminaDecima tappa, decimo commento...sono sempre più sicura che questa storia valga tutto il percorso per poterla avere in regalo...e se non ce la dovessi fare, credo proprio che arrivata a questo punto, la comprerò!!!! chiarettapelle@virgilio.it
RispondiEliminaChiara!! Dai, a limite se non ce la dovessi fare te lo regalo io quando vengo a Gubbio, promesso! :-) :-*
EliminaSe penso ad un sogno imminente direi: " Partire per andare a visitare Mangiatrecase ,conoscere i suoi abitanti quindi i protagonisti del racconto e farmi una bella chiaccherata con loro"...Mangiatrecase è un mix di sogni,magia,fantasia,risate e paure.Farei un bel tuffo nel mare blu con Catello e convincerei Cerino ad unirsi a noi..."Mangiatrecase"piccolo borgo ricco di inaspettate sorprese ... alessandra.passarello@virgilio.it
RispondiEliminaBellissima descrizione Alessandra :-)
EliminaNon so bene perché, ma Mangiatrecase mi ha riportato alla mente il borgo del romanzo Il diavolo e la signorina Prym di Paulo Coelho! Sono curiosa di leggere se c'ho preso oppure no!!
RispondiEliminaCome ha detto Katia nel primo commento, la musica spesso è un rifugio dalle brutture del momento, concordo pienamente con lei!!
alenixedda84@gmail.com
Io non ho letto il libro di Coelho, però ora mi hai incuriosito anche tu! :-D Quindi ce lo diremo quando l'avrò letto anche io!
EliminaAhah affare fatto!! ;-)
EliminaCase fatte di dolci per i bambini di Mangiatrecase . i quali possono rifugiarsi nella dolcezza per affrontare momenti difficili e fiumi di cioccolata calda dai variopinti colori... La dolcezza rasserena i cuori . Un cartello :"Benvenuti a Mangiatrecase...qui i sogni diventano realtà"...Quando sono triste cammino lungo i sentieri o i boschi(dipende da dove mi trovo). Mi rifugio tra le braccia della natura...così morbide e fresche e dal profumo inebriante e di botto mi rilasso e rassereno... alessandra.passarello@virgilio.it
RispondiEliminaAnche io nei momenti bui non mi rifugio in un luogo, ma i miei rifugi sono la lettura e la danza, e tutti i pensieri spariscono via sostituiti da un sorriso!
RispondiEliminamiriam.grillo@hotmail.it
Anche io nei momenti bui non mi rifugio in un luogo, ma i miei rifugi sono la lettura e la danza, e tutti i pensieri spariscono via sostituiti da un sorriso!
RispondiEliminamiriam.grillo@hotmail.it
Sembra un bel luogo dove vivere.Io mi rifugio,come molti di voi,nelle pagine di un buon libro o nelle immagini di un film,oppure faccio lunghe passeggiate in campagna.Ultimamente vorrei proprio sparire,lasciarmi alle spalle,almeno momentaneamente,amici,famiglia e rimettere un po in ordine le mie idee...magari in un posto come mangiatrecase.
RispondiEliminasgiamborino@gmail.com
EliminaOgni indizio mi spinge sempre più a leggere questo libro! Ecco la mia email: debyf96@gmail.com
RispondiEliminaE i link delle condivisioni della decima tappa:
- https://plus.google.com/u/0/113607592311129497830/posts/2Nt7B6NXweG
- https://twitter.com/Deborah96_/status/625974335895904256
state riuscendo a poco a poco a stimolare la lettura di un libro ancor prima di avere l'occasione di aprirlo grazie infinite
RispondiEliminadilorenzomarianna07@gmail.com
A me invece ricorda l'atmosfera che ho assaporato nei libri di gaiman e malzieu! :) ho come l impressione che questo libro non mi deluderà!
RispondiEliminaserena_2002@hotmail.com
Questa descrizione non ha fatto altro che accrescere la voglia di addentrarmi per i vicoli e gli angoli nascosti di Mangiatrecase *-* anche a me ricorda le descrizioni tenui e pittoresche della Harris :3
RispondiEliminasilvia.mangiardi@hotmail.it
come ogni posto del cuore, polveroso, pieno di vicoli stretti e in salita e poi discese ripide fino al mare cristallino.
RispondiEliminamichela_belli@hotmail.it