lunedì 27 ottobre 2014

"Il giovane favoloso" di Mario Martone - tra testi biografici e film



Dal 16 ottobre in molte sale italiane si è dato il via alla proiezione del film "Il giovane favoloso" di Mario Martone, film biografia di Giacomo Leopardi. Il poeta di Recanati, nato nel 1798 è morto a soli trentanove anni a Napoli nel 1837, è considerato uno dei poeti più grandi d'Italia e forse anche del mondo. Mario Martone ha optato per una scelta coraggiosissima: quella di portare su grande schermo un personaggio tanto amato e tanto odiato da parecchi studenti.



Martone certamente si è avvalso dell'aiuto di testi che gli hanno permesso di documentarsi sulla vita del Leopardi, considerando la grande dovizia di particolari inusuali che sono presenti nel film (il Giacomo che ci viene presentato - interpretato da un grandissimo Elio Germano - è, infatti, un Leopardi inedito e spiccatamente ribelle).  Per questo ho deciso di fare una sorta di riepilogo delle biografie che Chiarini, Damiani e Citati hanno scritto su di lui e sulla sua poetica. 
Per leggere l'articolo potete andare su:




Per leggere la mia recensione sul film di Martone "Il giovane favoloso" potete invece andare su:





Buona lettura e ... Buona visione! 

Alcune immagini del film:














mercoledì 22 ottobre 2014

Stefan Zweig , "Storia di una caduta"

Un piccolo capolavoro composto di due solo racconti racchiusi nel testo "Storia di una caduta" (Adelphi): questo è ciò che ha scritto Stefan Zweig raccontandoci la drammatica fine di due personaggi, Madame De Prie e Ponto.
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Fleur Jaeggy e "La paura del cielo"

L'autrice di "I beati anni del castigo" e di "Proleterka" ci affascina con una raccolta di racconti (sette in tutto) dal sapore inquietante e doloroso, dal titolo "La paura del cielo" (Adelphi). 
Potete leggere la mia recensione cliccando su:



lunedì 20 ottobre 2014

Dell'alternativa dei supermercati : Chiara Gamberale e i suoi "Quattro etti d'amore, grazie" su Ghigliottina.it

Avete mai pensato di volere la spesa di qualcun altro? O addirittura di volere essere qualcun altro, intuendolo dalla spesa che fa? A Chiara Gamberale si, e lo descrive magistralmente in "Quattro etti d'amore, grazie", il romanzo edito da Mondadori ed uscito lo scorso 2013.
Potete leggere la mia recensione cliccando su:



"Ondate rivoluzionarie - mostra manifesti di moventi rivoluzionari e propaganda da tutto il mondo" al Cartacanta 2014

Oggi su Sololibri.net è uscito il mio articolo sulla mostra "Ondate rivoluzionarie" che avete la possibilità di ammirare fino al 2 novembre 2014 presso lo Spazio multimediale San Francesco di Civitanova Marche Alta, al Cartacanta - Graphicfest 2014. 



Un evento tutto marchigiano che si svolge nel borgo medievale di Civitanova Alta e che ospita varie iniziative: incontri, congressi, conferenze, proiezioni cinematografiche e mostre fotografiche e di manifesti rivoluzionari, come in questo caso.
Per leggere l'articolo potete andare su:


Qui di seguito alcune delle foto della mostra:




























giovedì 16 ottobre 2014

Victor Zaslasvky - "Pulizia di classe. Il massacro di Katyn"

"La fucilazione di più di 25 mila prigionieri di guerra e altri detenuti polacchi da parte di reparti speciali del Nkdv nell'aprile-maggio del 1940, nota come "Massacro di Katyn", è soltanto uno, neanche tra i più sanguinari, dei crimini del regime staliniano".
Così esordisce Victor Zaslavsky nel suo saggio/ denuncia "Pulizia di classe. Il massacro di Katyn", fatto storico accaduto nel 1940 e di cui poco e niente si seppe fino al croll del muro di Berlino.
Per leggere la mia recensione, ricca anche di rimandi cinematografici per quanto concerne il film di A. Wajda sull'argomento (Katyn, 2007), potete andare su:



Tano D'Amico e la mostra fotografica di Cartacanta "I miserabili 2 - I nuovi volti della rivolta"

Presso l'Ex Pretura di Civitanova Alta, nell'edificio che si erge tra le strade di una antica cittadina marchigiana, dal 3 ottobre al 2 novembre è possibile visitare, tra le altre, la mostra fotografica dedicata a "I miserabili 2 - I nuovi volti della rivolta", di Tano D'Amico.



Classe 1942, Tano D'Amico è un giornalista e fotoreporter italiano, siciliano di nascita e romano di adozione; il suo percorso di crescita, sviluppo e ricerca fotografica, oltre che di informazione giornalistica, si snoda dagli anni '70 fino ad oggi. 
Come è chiaro dagli scatti presenti alla mostra, l'interesse del fotoreporter è principalmente quello di ritrarre l'altra faccia, l'altra storia, l'altro risvolto della medaglia: manifestazioni studentesche, lotte per ottenere una casa, scioperi e disoccupazioni a cui parteciparono donne (al quale D'Amico ha dedicato una sezione intera della sua ricerca fotografica, parlando e documentando emancipazione femminile), operai, disoccupati, studenti e sottoproletari con tutti i nemici del caso, vale a dire carabinieri, infiltrati, agenti del PS, esattori e funzionari. 



Tano D'Amico è stato anche il fotografo del 1977, quello che ha documentato, nella mostra "È il '77", i momenti di un anno che "mostra come si potrebbe vivere tutti quanti insieme in un modo completamente diverso, perché per alcuni istanti, per alcuni giorni, i giovani in quell'anno" - spiega D'Amico - "hanno vissuto tutti quanti insieme, tutti quanti in pace e tutti quanti condividendo il cibo, l'acqua e anche il vino". L'obiettivo del fotografo è quello di testimoniare i disordini che ci furono in quei giorni di concitazione, ma anche la volontà di far passare un messaggio di pace, il messaggio che i giovani volevano trasmettere agli "uomini armati che si presentavano sempre a ricordare" - continua il fotoreporter - "che non avevano altra strada se non quella dello scontro, muro a muro".
Le immagini della mostra di Cartacanta, che occupano lo spazio di una ex Pretura nella cui sala principale, al centro, campeggia l'immancabile "La legge è uguale per tutti", sono più attuali che mai, mentre ritraggono extracomunitari, cittadini in difficoltà, indignati e dissidenti. Eppure, nonostante lo spirito altamente provocatorio e polemico che emerge dagli scatti, si avverte una dolcezza di fondo che permea e si insinua negli occhi e nei volti di quella gente disperata e combattiva.
Un maestro della fotografia che ha scelto di dare voce agli esclusi, agli emarginati, quasi a rivestire il ruolo del Manzoni dei Promessi sposi, colui che ha dato nuova vita agli umili.

Altri scatti della mostra: